Sin dal suo lancio, Enchora ha ottenuto risultati promettenti, indice di come il digitale, il digital marketing e l’Influencer Marketing rivestano un ruolo determinante nella nostra quotidianità.

Si tratta di un trend che si dimostra positivo nonostante i detrattori che, da tempo, suggeriscono che queste attività abbiano una data di scadenza ormai ravvicinata.

Che gli influencer siano considerati in quanto personaggi egoriferiti o in quanto sponsor genuini e affidabili, la realtà è che sono testimonial forti sulla loro customer base, in quanto ciò che comunicano al pubblico è percepito in modo meno smaccatamente pubblicitario.
A caratterizzarli, ancora di più su piccola scala (parliamo di nano o micro influencer), è il legame di fiducia che riescono a instaurare con chi li osserva dall’altra parte dello schermo, una strategia efficace che ha già dimostrato di dare i suoi frutti.

Inutile fare appello alla kainofobia (vale a dire il timore per ciò di cui non abbiamo familiarità), queste pratiche sono già ben consolidate e hanno già iniziato a trasformare la strategia di marketing di molte aziende.

Questo è il motivo per il quale Enchora ha deciso di iniziare a operare in questo ambito, cercando di portare a una vera e propria rivoluzione dell’Influencer Marketing. Un modello basato sulle performance, in cui si mettono da parte le apparenze e ciò che conta sono i numeri e gli effettivi risultati portati dagli influencer (o, come ci piace definirle, dalle very social people) presenti in piattaforma. 

Qual è il tuo pensiero riguardante l’Influencer Marketing?
Continueremo a muoverci in questa direzione o sarà necessario cambiare rotta per affrontare le prossime perturbazioni social-i?